VirtualBox
Oracle VirtualBox (precedentemente noto come Sun VirtualBox, Sun xVM VirtualBox e Innotek VirtualBox) è un software gratuito e open source per l'esecuzione di macchine virtuali (con una versione ridotta distribuita secondo i termini della GNU General Public License) per architettura x86 e x64 che supporta Windows, GNU/Linux e macOS come sistemi operativi host, ed è in grado di eseguire Windows, GNU/Linux, OS/2 Warp, BSD come ad esempio OpenBSD, FreeBSD e infine Solaris e OpenSolaris come sistemi operativi guest.[1] StoriaNel gennaio 2007 è stata distribuita una versione ridotta. Il 12 febbraio 2008 Sun Microsystems ha acquistato Innotek GmbH, l'azienda tedesca sviluppatrice di VirtualBox.[2] Il 27 gennaio 2010 è stata perfezionata l'acquisizione di Sun da parte di Oracle Corporation. DescrizioneCon VirtualBox l'utente può configurare, creare e usare più sistemi operativi detti "ospiti" o "guest", nel proprio PC usando un solo sistema operativo (host), nelle cosiddette "macchine virtuali". Ciascuna macchina virtuale può essere configurata in modo indipendente, scegliendo quale hardware e periferiche configurare. È anche possibile scegliere quanti dei core del processore dell'host allocare al funzionamento di ciascuna macchina virtuale, la porzione di memoria RAM presente nel sistema host, quali cartelle condividere tra l'host e la macchina virtuale (installando il pacchetto proprietario VirtualBox Extensions) e altro. Ciascuna macchina virtuale può essere avviata, fermata o chiusa in modo indipendente. Un'intera applicazione virtuale e il suo stato al momento dello spegnimento può essere esportata (salvata) su file. Un file di macchina virtuale può essere caricato ed eseguito in altre macchine host anche se hanno sistemi operativi differenti da quello dove è stata creata. VirtualBox supporta la soluzione per la virtualizzazione hardware di Intel VT-x e la soluzione di AMD, AMD-V.[3] Ovvero, tenta di eseguire quanto più codice guest possibile in maniera nativa (vale a dire sul processore host). Questo va bene per il codice in modalità utente che funziona nel "ring 3" (nel contesto dell'architettura ring di Intel). Tuttavia, il codice "ring 0" del sistema guest, che contiene di solito decine di istruzioni privilegiate, dovrà essere gestito in modo particolare. VirtualBox usa un approccio abbastanza inconsueto per risolvere il problema: convince il sistema operativo guest ad eseguire il codice ring 0 nel "ring 1", normalmente non utilizzato sull'architettura Intel. Se dovessero sorgere problemi di compatibilità, VirtualBox dispone di un ricompilatore dinamico, come altri software di virtualizzazione, per codice reale o protetto. Il ricompilatore di VirtualBox si basa su QEMU. Inoltre, VirtualBox disassembla e, in alcuni casi, aggiunge delle patch al codice guest per evitare ricompilazioni future, dal momento che sono abbastanza onerose.[4] In questo modo, sia il codice a ring 3 che quello a ring 0 può essere eseguito in maniera nativa nella maggior parte delle occasioni e con questa combinazione di ricompilazione tradizionale e patch per il codice VirtualBox raggiunge una velocità simile a quella di VMware Workstation.[5] Dischi virtualiPer la creazione, lettura e scrittura di device virtuali il programma supporta i formati:
Hardware supportatoVirtualBox emula i seguenti componenti hardware:
Come schede di rete Ethernet, VirtualBox fornisce le seguenti NIC:
Come schede audio, VirtualBox mette a disposizione le schede:
Per quanto concerne le USB, installando il pacchetto proprietario di estensioni per VirtualBox, viene emulato un controller USB, così che qualunque periferica USB collegata al sistema host possa essere vista dal guest. Se VirtualBox svolge il ruolo di server RDP, può anche utilizzare periferiche USB connesse al client RDP remoto come se fossero connesse all'host. Note
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
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