Processo WackerIl processo Wacker (o processo Hoechst-Wacker[1]) in origine è stato esclusivamente riferito al processo di produzione dell'acetaldeide dall'ossidazione dell'etilene in presenza di catalizzatore al palladio.[2][3] Successivamente con lo stesso nome (per estensione) si è indicata una classe di processi di produzione di aldeidi e chetoni a partire da olefine, spesso denominato Wacker Ossidazione, che avvengono tramite catalisi omogenea con catalizzatore a base di palladio. Come il processo di idroformilazione, il processo Wacker porta alla formazione di aldeidi. Produzione di acetaldeideMeccanismo di reazioneLa reazione di produzione dell'acetaldeide è la seguente: a questa reazione seguono le reazioni di rigenerazione del catalizzatore: Nel processo complessivo vengono consumati solo l'etilene e l'ossigeno, mentre la concentrazione di catalizzatore nell'ambiente di reazione rimane costante. Il cloruro rameico e l'acido cloridrico hanno anch'essi una concentrazione costante, infatti il loro scopo è quello di creare un ambiente ossidante per favorire la rigenerazione del catalizzatore. ![]() Produzione di acetoneIl processo Wacher per la produzione industriale di acetone venne adottato nel 1964; la sintesi prevede l'ossidazione diretta del propilene ad acetone mediante un sistema di catalizzatori di PdCl2. La sintesi procede con una buona selettivita (circa il 90%) se la reazione viene condotta in fase liquida e sotto pressione; sottoprodotto della reazione può essere aldeide propionica. Il ciclo catalitico comprende una serie di reazioni redox in cui il Pd2+ viene ridotto a Pd0 da CuCl che si ossida a CuCl2. I primi impianti funzionanti a processo Wacker furono installati in Giappone nel 1964. Produzione di anidride aceticaNote
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