Morris CS8
Il Morris CS8 era un autocarro militare leggero utilizzato dalla forze armate britanniche e del Commonwealth durante la seconda guerra mondiale. Storia![]() Il War Office nel 1934 richiese un veicolo multi-ruolo della classe di 15 cwt (750 kg). La Morris Commercial Cars propose un derivato dei suoi autocarri civili Serie C del 1933, denominato Morris CS8, dove C sta per commercial, S per sei (six) cilindri e 8 era la lunghezza del passo in piedi[1]. Questo "platoon truck"[1] (autocarro per plotone) fu prodotto in oltre 21.000 esemplari in tre diverse versioni (Marks) successive, diventando la spina dorsale del parco mezzi del British Army[1]. Fu realizzato in una varietà di allestimenti, tra i quali posto comando, centro radio, autocisterna per acqua e carburante, compressore e portee da 2 lb. Le qualità del mezzo erano tali che divenne il prototipo della vastissima famiglia di autocarri Canadian Military Pattern. Nel 1942 al CS8 successe un modello sullo stesso telaio con motore a 4 cilindri, denominato Morris C4, in due versioni successive che differivano essenzialmente per il passo. Durante la seconda guerra mondiale il CS8 e il C4 furono gradualmente rimpiazzati dal Morris C8 e dal Morris C8 GS, entrambi 4×4. Una versione del CS8 con telaio allungato a 9 piedi servì da base per la realizzazione dell'autoblindo Morris CS9. Costruito in circa 100 esemplari, fu impiegato dalla British Expeditionary Force in Francia e dalle forze britanniche nel teatro nord-africano, dove la configurazione 4×2 e l'eccessivo peso mostrarono ne penalizzarono le prestazioni. In servizio nel Regio Esercito![]() In seguito agli iniziali successi nel teatro nord-africano, il Regio Esercito italiano venne in possesso di numerosi CS8 di preda bellica, che prontamente furono immessi in servizio come camionette sahariane, in particolare come autocannoni, porta-munizioni e posto comando per i gruppi di artiglieria motorizzati[1]. Un primo lotto di 24 autocannoni 65/17 su Morris CS8, armati con il cannone italiano da 65/17, equipaggiarono il Corpo d'Armata di Manovra (CAM) del generale Gastone Gambara nell'agosto 1941. Successivamente arrivarono a equipaggiare 7 batterie volanti: le batterie dalla 1ª alla 6ª equipaggiarono (tre per gruppo) il I e III gruppo, ridenominati nel tardo 1942 rispettivamente XIV e XV e assegnati alla 136ª Divisione corazzata "Giovani Fascisti"; l'ultima batteria era la 11ª Batteria indipendente[2]. Gli autocannoni furono impiegati per tutta la campagna del Nordafrica, fino alla campagna di Tunisia e alla disfatta delle truppe dell'Asse. Tecnica![]() Il CS8 ha una sagoma compatta, caratterizzata da un'elevata luce da terra (241 mm) e una cabina semi-avanzata che massimizza il volume del vano di carico. Il mezzo, a trazione posteriore, è spinto da un motore di derivazione civile, impiegato anche dal Morris PU 8 cwt: si tratta di un 6 cilindri a benzina da valvole laterali, da 3,6 L di cilindrata, erogante 60 hp. Fino al 1941 i CS8 erano completamente scoperti, con due piccoli parabrezza separati e copertura e porte in tela. Successivamente furono introdotti il parabrezza intero e le mezze porte in metallo, mantenuti anche sul modello C4, basato sullo stesso telaio del predecessore ma spinto da un motore quadricilindrico a benzina. Varianti e derivati del CS8
NoteBibliografia
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