Johann Adolph Scheibe![]() Johann Adolph Scheibe (Lipsia, 3 o 5 maggio[N 1] 1708 – Copenaghen, 22 aprile 1776) è stato un critico musicale, direttore d'orchestra e compositore tedesco. BiografiaFiglio di un rinomato[1] costruttore d'organi, Johann (1680 ca – 1748), studiò legge alla scuola San Nicholas e all'Università di Lipsia, restando ampiamente autodidatta nella propria formazione di musicista e studioso.[1][2] Nel 1735 tentò d'intraprendere la carriera di musicista visitando Praga, Gotha e Sondershausen, stabilendosi nel 1736 ad Amburgo come insegnante.[2] In questa città pubblicò dal 1737 al 1740 il settimanale "Der critische Musikus", sul quale "attaccò violentemente la musica di Johann Sebastian Bach e l'opera italiana, suscitando aspre polemiche".[3] Compose musica di scena per varie pièce teatrali e anche una grande opera, che venne provata per due volte ma mai eseguita ufficialmente.[2] Nel 1740 fu nominato Kappelmeister presso il Margravio di Brandenburg-Culmbach e visitò Copenhagen, dove si stabilì in seguito per due anni, diventando direttore dell'Opera di Corte, posizione che manterrà fino al 1749 quando gli succedette Giuseppe Sarti.[2] Continuò quindi a dedicarsi alla scrittura e alla composizione, dirigendo per un certo periodo una scuola musicale a Sonderburg presso Holstein e pubblicando quindi una seconda edzione del suo "Critischer Musikus".[2] ![]() Opera critica e musicaleScheibe è oggi ricordato principalmente come critico,[N 2] essendo la "maggior figura di teorico musicale dell'era illuministica".[1] Appunto come critico, particolarmente "influente",[1] propugnò la concezione di una musica nazionale tedesca di costruzione semplice e naturale, mentre come compositore lasciò un vasto corpus di cantate, oratori, musica da chiesa, pezzi strumentali, inclusi sinfonie e concerti, la maggior parte del quale andato perduto.[1] Al di fuori della sua vasta produzione compositiva, i suoi scritti teorici si concentrano sulla necessità di una riforma del libretto e sulla conseguente rinunzia al virtuosismo canoro: ciò — in anticipo sulle soluzioni poi adottate da Christoph Willibald Gluck — per favorire una maggior adesione fra azione drammatica e musica.[3] Scrisse infatti un libretto d'opera, Thusnelda, con un'introduzione sulla questione della musica vocale, pubblicato a Copenhagen nel 1749.[2] Nel 1773 apparve il primo di quattro volumi progettati a proposito della composizione musicale: Über die musikalische Composition, ma l'opera rimase incompiuta: Scheibe morì a Copenhagen tre anni dopo, nel 1776.[2] Note
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