Il Global Monitoring for Enviroment and Security (GMES) ora ribattezzato Copernicus è un'iniziativa dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e della Commissione europea creata nel 2001 durante l'incontro di Göteborg e finalizzata a fornire entro il 2021 la capacità all'Unione europea di agire autonomamente nel settore della sicurezza e dell'ambiente tramite le rilevazioni satellitari.
I dati sono consultabili gratuitamente dai cittadini sul sito.[1]
L'obiettivo è razionalizzare l'utilizzo delle innumerevoli informazioni che vengono raccolte dai satelliti messi in orbita dall'Agenzia Spaziale Europea al fine di utilizzare solo i dati di miglior qualità e più aggiornati.
Copernicus si fonda su quattro pilastri, la componente spaziale (satelliti e associate infrastrutture a terra), misure in situ (misure aeree e terrestri), armonizzazione/standardizzazione dei dati e servizi gratuiti per gli utenti pubblici o privati.[2]
Copernicus è il contributo dell'Unione europea al progetto GEOSS.
Attualmente Copernicus ha tre fast track service (FTS) in fase di sviluppo. Questo sono Ocean FTS, Land TFS ed Emergency FTS, questi si prevede che saranno operativi per il 2008 e che in seguito si aggiungeranno altri servizi come Atmosphere FTS.
Nel 2008, in occasione del forum di Lilla e con il passaggio alla fase operativa (diretta a testare le funzionalità dei primi servizi), il programma GMES è stato ribattezzato "Copernicus".[3]
Il programma è composto da diversi satelliti, di solito chiamati Sentinel, pensati per soddisfare i vari requisiti del programma.
Sei ulteriori missioni sono in corso di studio da parte dell'ESA:[6]
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