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Global Combat Air Programme

Global Combat Air Programme
Immagine artistica del GCAP
Descrizione
TipoCaccia multiruolo stealth di 6ª generazione
Equipaggio1 pilota
Progettista
Costruttore
Utilizzatore principale
voci di aerei militari presenti su Wikipedia

Il Global Combat Air Programme (GCAP)[1] è un progetto multinazionale[2][3] (Giappone, Italia, Regno Unito) di caccia multiruolo stealth, di sesta generazione, frutto dell'unione del progetto anglo-italiano "Tempest"[4] e del progetto nipponico "F-X" per le rispettive aeronautiche dei tre paesi: l'Aeronautica Militare italiana, la Kōkū Jieitai giapponese e la Royal Air Force del Regno Unito.

Il progetto nasce ufficialmente il 9 dicembre 2022[5] con un comunicato congiunto dei governi dei tre paesi coinvolti. Il risultato del programma GCAP sostituirà nel 2035 (con primo volo nel 2028) l'Eurofighter Typhoon[6] nelle forze armate dell'Italia e del Regno Unito, e il Mitsubishi F-2 nelle forze di autodifesa giapponesi.[7] L'aereo sarà destinato anche all'esportazione.

Contesto

Il GCAP è l'unione di altri due progetti, inizialmente indipendenti, nati separatamente in Europa e Giappone: il "Tempest" e l'F-X. La firma dell'accordo è avvenuta il 9 dicembre 2022, e si prevede che la produzione inizierà approssimativamente nel 2030, con il primo volo già nel 2028 e il primo aereo schierato nel 2035.[8]

Team Tempest

Lo stesso argomento in dettaglio: BAE Systems Tempest.

Il "Tempest" era un progetto nato da una collaborazione fra Italia e Regno Unito, più la Svezia. Venne proposto nel 2018 dalla BAE Systems alla Royal Air Force, due anni dopo si aggiunse, come partner principale, l'Italia:[9] con Leonardo SpA, Avio Aero, MBDA Italy ed Elettronica SpA, per Aeronautica militare e la Svezia con SAAB e GNK per la Svenska flygvapnet.[10] Nel 2022 il Tempest confluisce nel progetto GCAP. La Svezia esce dal programma. [11][12]

F-X

Lo stesso argomento in dettaglio: Mitsubishi F-X.

All'inizio del febbraio 2019, il Ministero della Difesa giapponese annunciò e avviò il programma Future Fighter: il primo caccia stealth interamente sviluppato in Giappone. Nasce così il primo "concetto" chiamato i3 Fighter (acronimo di: Informed, Intelligent, Instantaneous) ma non venne mai sviluppato. Parallelamente la Mitsubishi Heavy Industries stava portando avanti il proprio studio sull'aereo sperimentale Mitsubishi ATD-X. Il prototipo attirò su di sé l'attenzione del Ministero della Difesa che lo scelse come base di partenza del progetto Future Fighter. Nel 2020 nasce il programma Mitsubishi F-X.[13][14]

Nel 2022 l'F-X confluisce nel progetto GCAP, diventando così uno sforzo di cooperazione multinazionale.[15]

Evoluzione del progetto e possibili adesioni di altri Stati

Il 14 dicembre 2023, un anno dopo l'accordo iniziale, si è firmato a Tokyo il trattato internazionale per lo sviluppo dell'aereo.[16][17][18]

Questo trattato prevede la creazione del GIGO (GCAP International Government Organisation)[19] e di una joint venture trinazionale: la Edgewing[20] con sede legale e fiscale a Reading[21], nel Regno Unito, il CEO giapponese e il leader commerciale italiano. Leonardo S.p.A., inoltre, è il prime contractor.[22][23]. Prima di questa decisione definitiva altri stati si erano dimostrati interessati all'accordo.

Nell'agosto del 2023, l'Arabia Saudita si era dimostrata interessata ad aderire al programma: Regno Unito e Italia concordavano, ma il Giappone si oppose.[24] Il 15 settembre, l'amministratore delegato di Leonardo S.p.a., Roberto Cingolani, durante una conferenza di Confindustria, a Roma, affermò che l'Arabia Saudita non sarebbe diventata un partner principale del GCAP, dichiarando "Il programma è un accordo fra Regno Unito, Giappone ed Italia".[25]

Nel novembre del 2023, alcune speculazioni davano la Germania come interessata ad abbandonare il proprio progetto SCAF e ad aderire al GCAP,[26] per via di vicissitudini negative con l'altro partner del progetto, la Francia e le difficoltà interne legate agli F-35 statunitensi. Tuttavia, un mese dopo, l'accordo avvenuto a Tokyo ha escluso ogni possibilità di vedere la Germania fra gli stati membri.["chi" ha escluso? La Germania? O il consorzio GCAP? risposta: il soggetto della frase è "l'accordo", comunque c'è la fonte a fine paragrafo che argomenta bene]

Anche la Svezia, a ridosso della firma di Tokyo, ha definitivamente smentito la propria partecipazione al progetto dichiarando che non era più nei piani nazionali pensare a un nuovo velivolo e che la decisione sarebbe stata rimandata a dopo il 2031[27] (il governo svedese aveva già preso le distanze un anno prima, per divergenze con Regno Unito e Italia[28]).

La Joint Venture e l'organizzazione sono state fondate rispettivamente il 20 giugno[20] e il 7 luglio 2025.[19]

Il velivolo

Il velivolo porterà con sé le caratteristiche sviluppate nei progetti Tempest e F-X, e quelle future derivate dal nuovo accordo fra le parti.

Leonardo S.p.A., che si occuperà, tra le altre cose, dell'elettronica, definisce l'aereo non più come di interesse aeronautico, ma aerospaziale, in grado di dominare aria, terra, mare, spazio e cyber-sicurezza e potrà fungere da piattaforma mobile connessa con altri sistemi periferici (basi spaziali, navicelle spaziali, satelliti e sciami di droni), grazie all'intelligenza artificiale. Il velivolo stesso potrà essere pilotato da remoto o avere una guida autonoma. Il sistema, inoltre, sarà connesso a un cloud in grado di comunicare, trasferire e scaricare grandi quantità di dati ad altissima velocità.[3][29][30]

Struttura del programma

Il programma è gestito attraverso un'organizzazione governativa, la GIGO, che tutela gli interessi dei tre paesi coinvolti (Giappone, Italia e Regno Unito) ed un'alleanza industriale (in joint venture) tra le tre aziende capofila: la Edgewing.

  • La Gigo si occupa della distribuzione delle risorse e della strategia politica del programma; è, in sostanza, la rappresentante dei tre singoli ministeri della difesa nazionali.
  • La Edgewing si occupa di stipulare i contratti con le altre realtà coinvolte e di gestire la produzione del mezzo.

Divisione elettronica e sistemi integrati e sottosistemi (ISANKE & ICS)

Nel settembre 2025, Leonardo viene nominata responsabile della parte elettronica del GCAP e dei sistemi integrati (leader system integrator) dell'intero programma. Lo stesso mese nasce la G2E (GCAP Electronics Evolution)[31][32][33] in partnership con ELT Group, un consorzio che si occupa, appunto, di tutta la parte elettronica e sistemi del programma: il cosiddetto "ISANKE & ICS" (Integrated Sensing and Non-Kinetic Effects & Integrated Communications Systems), l'accorpamento dei vari produttori di sottosistemi e la gestione dei contatti di fornitura con Edgewing.[34][35]

Seppur formalmente il consorzio abbia almeno una realtà per ognuno dei tre paesi coinvolti, la "rappresentante" del Regno Unito è la Leonardo UK; il consorzio quindi vede ben tre realtà italiane su quattro (la quarta è Mitsubishi Electric) e la Leonardo stessa come leader system integrator per l'intero programma: questo permetterà una totale sinergia (almeno tra la versione italiana ed inglese del mezzo) poiché anche la ELT Group è storicamente un partner Leonardo nel settore elettronica ed insieme si sono occupate dello sviluppo dell F-35, che è uno dei velivoli che più dovranno comunicare con il GCAP, nonché uno dei velivoli più diffusi nelle aeronautiche dei paesi alleati di Italia e Regno Unito che già lo adottano nei loro stormi.[34]

Il cosiddetto ISANKE & ICS è sicuramente la parte più innovativa del futuro aero da combattimento, poiché lo differenzierà da tutte le generazioni precedenti di velivoli: si occupa di comunicazione uomo macchina, comunicazione con altri velivoli, droni e satelliti o stazioni spaziali o terrestri, di tutta l'elettronica di bordo, dei sistemi di controllo e di combattimento, delle diagnosi e dei simulatori. La sensoristica quindi è il centro cruciale del nuovo caccia: i caccia fino ad ora si appoggiano a sistemi di ingaggio, rilevamento e comunicazioni radio, Il GCAP si concentrerà anche sulla guerra elettronica, capacità di processare grandi quantità di dati in poco tempo, intelligenza artificiale e la cyber sicurezza.[34][36][37][38]

Divisione propulsioni

Sempre nel settembre 2025 nasce il consorzio che si occupa del sistema propulsivo. Esattamente come per il G2E ogni paese è rappresentato da una azienda nazionale, nel caso dell'Italia è Avio Aero, Rolls-royce per il Regno unito e Ihi per il Giappone. [39][40][41]

Produzione e progettazione

Il programma è concepito come un partenariato paritario fra i Paesi membri, Giappone, Italia e Regno Unito.[42]

Le aziende principali coinvolte sono:[22][43]

  • BAE Systems per lo sviluppo e progettazione del velivolo e la produzione della cabina di pilotaggio;
  • Leonardo S.p.A. per lo sviluppo, la progettazione e la produzione di parti del velivolo, lo sviluppo e la progettazione dell'elettronica;
  • Mitsubishi HI per lo sviluppo e progettazione del velivolo e produzione di sue parti.

Partner principali:

Assemblaggio

Leonardo S.p.A. è il prime contractor:

  • produzione nel Regno Unito per la RAF: BAE Systems è appaltatore principale e si occuperà dell'assemblaggio del velivolo, Leonardo (divisione UK) produrrà l'elettronica, Rolls Royce assemblerà i motori;
  • produzione in Italia per l'Aeronautica Militare: Leonardo S.p.A. è appaltatore principale e si occuperà dell'assemblaggio del velivolo e produrrà l'elettronica, mentre Avio Aero assemblerà i motori;
  • produzione in Giappone per la JASDF: Mitsubishi Heavy Industries è l'appaltatore principale dell'assemblaggio del velivolo, con IHI Corporation che si occuperà dei motori e Mitsubishi Electric dell'elettronica.

Personale e realtà coinvolte

  • Italia: sono disponibili solo i dati relativi alla società Leonardo S.p.A.

Oltre 750 ingegneri di Leonardo S.p.A. sono coinvolti nei settori di aeronautica, elettronica, meccanica, gestionale, informatica e sistemistica. Inoltre il 50% dei dottorati che Leonardo ha attivato nelle principali università italiane contribuiranno al programma. Il GCAP, inoltre, richiederà altri 400 ingegneri aggiuntivi nei primi due anni di sviluppo (2023-2024) ed altri negli anni successivi.[3]

Per quanto riguarda la parte aeronautica è stato individuato come stabilimento principale quello di Torino Caselle.[44]

  • Altri paesi: dati non disponibili

Utilizzo

Gli utilizzatori principali saranno:

L'aereo è comunque destinato anche all'esportazione.

Progetti simili

Gli Stati Uniti stanno lavorando a una sesta generazione di aeromobili da combattimento, con il progetto Collaborative combat aircraft (CCA) che comprende i velivoli Next Generation Air Dominance (NGAD) per l'aeronautica e l'F/A-XX per la marina.[45][46]

Anche altre nazioni europee (Francia, Germania e Spagna) stanno lavorando congiuntamente a un programma simile: il Future Combat Air System (SCAF).

La Russia, sta sviluppando il Mikoyan PAK DP[47], un caccia di 6ª generazione[48], anch'esso atteso per la metà degli anni trenta del XXI secolo.[49]

Note

  1. ^ Fonte primaria Leonardo
  2. ^ ministero della difesa
  3. ^ a b c Leonardo SpA
  4. ^ Dsei 2019
  5. ^ governo.it
  6. ^ TgSKY24
  7. ^ Fonte defensenews.
  8. ^ italy-japan-uk pact
  9. ^ Italia e Tempest
  10. ^ team tempest
  11. ^ svt-se
  12. ^ sweden no commitment to tempest
  13. ^ programma ATD.-X
  14. ^ (PDF) programma FX
  15. ^ thediplomat.com se non funziona archivio
  16. ^ aviaton report: firmato il trattato internazionale
  17. ^ seconda fonte
  18. ^ ambasciata italiana di Tokyo
  19. ^ a b Organizzazione Governativa per il programma GCAP
  20. ^ a b JV per il caccia madre del GCAP
  21. ^ fondata la GIGO
  22. ^ a b 日英伊、次期戦闘機の共同開発で合意 2035年に配備開始
  23. ^ treaty to build
  24. ^ Quale ruolo per l’Italia nel Gcap? Cingolani (Leonardo) punta in alto
  25. ^ fonte routers: Dichiarazione di Cingolani (CEO Leonardo SpA) Confindustria Roma 15 settembre 2023
  26. ^ Germany from SCAF to SCAP
  27. ^ decisione svedese
  28. ^ breakingdefense.com questione svedese.
  29. ^ Leonardo.com
  30. ^ (PDF) articolo del Corriere della Sera in .pdf oppure estratto digitale dell'articolo
  31. ^ G2E fonte primaria
  32. ^ G2E fonte secondaria
  33. ^ G2E fonte secondaria
  34. ^ a b c cosa farà la G2E di Loenardo e ELT
  35. ^ G2E fonte terza autorevole
  36. ^ ISANKE & ICS
  37. ^ elettronica di bordo del GCAP
  38. ^ Leonardo comunicato stampa sul sistemi elettronici avanzati
  39. ^ fonte terza autorevole
  40. ^ fonte primaria - Avio Aero
  41. ^ fonte secondaria
  42. ^ brefing
  43. ^ panorama.it
  44. ^ dichiarazioni di Guglielmo Meraviglia nel corso dell’audizione alla Commissione Affari Esteri e Difesa del Senato.
  45. ^ (PDF) Programma NGAD
  46. ^ programma FAXX
  47. ^ MiG lavora al progetto pak dp con il nuovo MiG 41
  48. ^ analisidifesa.it
  49. ^ MiG 41 PAK DP

Bibliografia

  • Cristiano Martorella, Il Giappone nel programma GCAP, in Panorama Difesa, n. 427, Firenze, ED.A.I., marzo 2023, pp. 70-75.
  • Cristiano Martorella, Gli sviluppi del programma GCAP, in Panorama Difesa, n. 429, Firenze, ED.A.I., maggio 2023, pp. 72-75.

Voci correlate

Altri progetti

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